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Segreteria diaconato permanente
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diaconatoIDENTITA’ DEL DIACONATO

Il ministero diaconale è come quello presbiterale, una partecipazione alla pienezza del ministero apostolico del Vescovo» (CEI, Il Ministero diaconale, 21 aprile 1972)
tra vescovi, presbiteri e diaconi vi è una comune missione che si diversifica per gradi ma non per essenza. Il sacramento «è comune come è comune la missione che ne scaturisce di pascere la Chiesa in nome di Cristo». In altre parole, con l’ordinazione il diacono entra a far parte del clericato, è il primo gradino di esso.
Con la restaurazione del Diaconato permanente lo Spirito Santo offre il dono del ripristino di una struttura sacramentale della Chiesa che, secondo sant’Ignazio d’Antiochia, «è costituita da vescovi, presbiteri e diaconi» e quindi di una nuova abbondante ricchezza di grazie sacramentali per una maggiore efficacia della sua missione di salvezza.
Il ministero diaconale sottolinea il valore del “servizio” espresso dalla carità, che è specifico della Gerarchia.
Il diacono infatti è segno sacramentale e quindi rappresentante e animatore della vocazione al servizio proprio di Cristo, servo del Signore, «venuto non per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in redenzione per molti» (Mt 20,28).

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