La diocesi di Piacenza-Bobbio esprime profondo rammarico per le vicende riferite dagli organi di stampa locali e che vedono coinvolto un insegnante di religione.
La diocesi, tramite il Servizio diocesano per l’insegnamento della religione cattolica, non appena ha ricevuto la segnalazione raccolta dal Centro di ascolto del nostro Servizio tutela minori e quella trasmessa dalla scuola, ha immediatamente attivato, per quanto di competenza, la procedura prevista dalla delibera CEI n.41 del 1990. Tale procedimento corrisponde al fermo convincimento che i comportamenti degli insegnanti di religione nei confronti dei propri alunni si debbano attenere ai più rigorosi principi deontologici di correttezza educativa.
Tutto questo è avvenuto in piena sinergia con l’istituzione scolastica, in vista della tutela delle persone coinvolte.
La diocesi, auspicando e incoraggiando che si faccia piena luce sulla vicenda, esprime fiducia nell’operato degli organi competenti e assicura profonda vicinanza a chi è stato coinvolto come pure a tutta la comunità scolastica.
Si coglie altresì l’occasione per ricordare il serio impegno della Chiesa piacentino-bobbiese per promuovere al suo interno ambienti ecclesiali sicuri mediante percorsi di prevenzione agli abusi e di formazione, promossi dal Servizio diocesano tutela minori attivo in diocesi dal novembre 2019.
Piacenza, del 02 febbraio 2021