Sabato 23 maggio visita guidata gratuita alle ore 15 e 16.30
Guida: Tiziano Fermi
La chiesa di San Paolo nelle forme attuali risale al 1686 e fu edificata su progetto dell’architetto Giacomo degli Agostini.
Nell’interno a navata unica, ricco di decorazioni, si segnala l’altare maggiore di Marco Aurelio Dosi (1733-1734).
In presbiterio, i due grandi dipinti murali del 1684 con Daniele nella fossa dei leoni e Giuseppe calato nella cisterna si devono a Bartolomeo e Pietro Baderna, presenti anche in controfacciata e nella prima campata. Il coro ligneo a colonne tornite si deve a Paolo Orlandi, attivo in altre chiese locali, che lo realizzò nel 1709 su commissione della Congregazione dei defunti.
Interessanti sono gli stucchi barocchi realizzati dalla bottega di Provino Dalmazio Della Porta. L’altare seicentesco dedicato al Sacro Cuore, nella seconda cappella a sinistra, proviene dal Duomo di Carrara dove era dedicato a Sant’Isidoro protettore dei contadini.
Nella terza cappella, consacrata a San Giuseppe, l’altare è del 1692 e la coppia di dipinti risale al 1736 e si deve al piacentino Giuseppe Gorla; gli affreschi dello stesso periodo si devono alla scuola di Bartolomeo Rusca.
Nella terza cappella a destra, intitolata a San Biagio, si conservano dipinti di Giovanni Evangelista Draghi e di Robert De Longe (1693).
Nella seconda cappella a destra è documenta la presenza di Luigi Mussi e Giovani Battista Natali (1733-1734).
In una nicchia della prima campata si conserva un affresco di fine Trecento raffigurante la Madonna con Gesù Bambino in trono, attribuito ad Antonio de Carro.