Nei venerdì di marzo l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi promuove un ciclo di conferenze sulla chiesa di Santa Maria in Cortina.
Ecco il calendario dei Venerdì:
1 marzo 2019, ore 17.00 S. Maria in Cortina
Relatrice: Annamaria Carini su “Il suburbio meridionale di Placentia da necropoli romana a centro di culto cristiano”
Numerosi ritrovamenti funerari fatti lungo via s. Antonino, da identificarsi con la probabile bretella extraurbana della Postumia, e nell’omonima Piazza attestano un prolungato uso sepolcrale del settore sud-occidentale di Placentia a partire dal I secolo d.C. All’interno dell’area cimiteriale romana, in un piccolo ambiente ipogeo, venne inumato all’inizio del IV secolo il martire Antonino e nei suoi pressi prima del 396 sorse l’edificio destinato ad accogliere le spoglie del santo dopo l’Inventio. L’antica necropoli continuò a funzionare almeno fino al VI secolo ospitando indifferentemente eposizioni pagane e cristiane.
8 marzo 2019, ore 17.00 S. Maria in Cortina
Relatrici Anna Riva, Manuela Veneziani su “Gli affreschi medioevali di Santa Maria in Cortina
e Sant’Antonino tra fede e cultura”
I lacerti degli affreschi medioevali di Santa Maria in Cortina, di difficile lettura per frammentarietà e cattivo stato di conservazione, lasciano aperti interessanti quesiti. Ci si chiede in che più ampio contesto decorativo e culturale si collocassero, quale fosse l’apparato pittorico della chiesa, se è verosimile pensare a un’aula unica interamente affrescata che si è progressivamente arricchita adeguando forme e iconografie al variare dei gusti e delle scelte devozionali. Centrale risulta il nodo che lega gli affreschi più antichi a quelli della vicina basilica di Sant’Antonino e che evidenzia, nel confronto, sia una minore finezza esecutiva, sia una scelta icono- grafica meno colta e più attenta alle esigenze di culto dei fedeli. Tutto ciò induce a pensare la piccola chiesa come luogo di preghiera intima del devoto piacentino che ritrovava le figure più radicate nella sua fede popolare, ben diverso dalle forme ufficiali e colte della vicina basilica di Sant’Antonino, polo politico, culturale e religioso della Piacenza medioevale.
22 marzo 2019, ore 17.00 S. Maria in Cortina
Relatrice. Susanna Pighi su “Santa Maria in Cortina: dipinti e arredi tra Cinque e Settecento”
Un excursus sulle opere sinora trascurate dagli studi presenti in Santa Maria in Cortina, a partire dal ciclo pittorico cinquecentesco del presbite- rio. Se la penuria di documentazione rende ardua l’attribuzione dei dipinti murali, sui quali è d’obbligo procedere per via stilistica e iconografica, le fonti restituiscono la provenienza di altri arredi significativi, quali l’altare maggiore già appartenuto al tempio monumentale di Sant’Agostino e il bel Crocifisso del XVIII secolo, un tempo a Cortemaggiore.
29 marzo 2019, ore 17.00 S. Maria in Cortina
Relatrice: Federica Gennari “La gelida mano degli ottocenteschi”: restauri e restyling neogotico in Santa Maria in Cortina e in Sant’Antonino
Nel 1899 il rettore della chiesa di Santa Maria in Cortina interpellò l’ing. Manfredi e l’arch. Guidotti (già coinvolti nei restauri della Cattedrale) per i restauri dell’edificio. La finale rivisitazione gotica incassò la disapprovazione di alcuni cittadini, nonché di studiosi come il Cerri, che riconobbe in queste operazioni uno stravolgimento della struttura. La stessa critica fu mossa ai lavori alla Basilica di Sant’Antonino che, soggetta a consolidamento della torre campanaria (1853-56), si ritrovò rivesti- ta di nuovi capitelli in stucco, decori neogotici e nuove volte. Questi interventi e altri, solo antecedenti ai restauri altrettanto invasivi dell’Arata (1918), rivisitarono parte della basilica con la reinvenzione di un nuovo medioevo, rievocato dalle nuove forme goticheggianti.