In questi giorni ha preso il via il cantiere di miglioramento sismico della Cattedrale finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNNR) – NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura. I lavori hanno l’obiettivo di ridurre la vulnerabilità sismica della Cattedrale soprattutto a carico delle coperture.

Il cantiere che avrà una durata di 330 giorni (la conclusione è prevista il prossimo 27 dicembre) si concentrerà nella prima fase sullo smontaggio del manto in latero-cemento del tetto della navata centrale che sarà poi sostituito con tavolati in legno leggeri, mantenendo inalterata l’attuale morfologia. Contemporaneamente si procederà a pulitura del vano interno del campanile, montaggio di cinque nuovi solai interni in legno in corrispondenza delle travature antiche, realizzazione di incatenamenti di irrigidimento in corrispondenza dei nuovi solai. Questi saranno serviti da una nuova scala lasciando in opera quella antica non più recuperabile all’uso.

La conclusione dei primi due lotti è prevista entro l’estate per poi operare sulla demolizione del tetto del transetto nord (maggiormente gravato di carichi dopo il rifacimento negli anni ’68-’69) che più di ogni altra parte rende necessario lo smontaggio delle grandi travi in cemento armato che insistono sul tamburo della cupola e della soprastante copertura in latero-cemento. Le travi verranno sostituite con nuove capriate lignee nella posizione di quelle antiche e il manto ripristinato in tavolato ligneo e coppi.

Durante i lavori si renderà necessaria una sospensione di circa un mese della salita alla cupola, le cui date saranno comunicate nelle prossime settimane.

Intorno alla Cattedrale verranno realizzate quattro aree di cantiere utili all’allestimento delle opere provvisionali e allo stoccaggio dei materiali, all’interno del cortile del Palazzo vescovile, nel giardino delle absidi ove sarà montata la gru, in corrispondenza dell’uscita del portale di via Guastafredda e in corrispondenza del portale del transetto sud prospettante sui Chiostri del Duomo.

I lavori il cui importo è pari a € 1.860.000 sono stati affidati mediante procedura negoziata alla ditta C.E.I.S. Costruzioni s.r.l. di Lodi. I lavori godono dell’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza, della Soprintendenza Speciale PNRR e delle verifiche procedurali da parte della Direzione Generale Sicurezza del Ministero della Cultura.

L’avvio del cantiere, come ha ricordato don Giuseppe Basini – vicario generale e vicario episcopale per l’attuazione dei lavori di miglioramento sismico a valere sui fondi del PNRR – “è motivo di viva soddisfazione perché rappresenta il compimento di un complesso iter amministrativo e progettuale che si è realizzato grazie a tutti i professionisti impegnati e all’operato degli Uffici di curia.  Un lavoro che vuole consegnare un futuro alla Chiesa Madre della nostra diocesi, una tra le maggiori testimonianze artistiche e culturali presenti nella nostra città, che supera alcuni limiti degli interventi compiuti tra gli anni ’55 e ’70”.

La Cattedrale rappresenta non solo un insigne monumento religioso ma anche uno dei principali simboli medievali del romanico padano, luogo di attrazione di oltre centomila presenze all’anno da ogni angolo del mondo. Conservarlo significa non solo preservare la nostra memoria e identità come comunità ma anche consegnare al futuro un segno di fede e speranza alle nuove generazioni e un attrattore culturale che può essere una leva per l’economia del nostro centro storico.