Siamo una piccola Casa-famiglia formata da 8 ospiti (dai 13 agli 80 anni) e da 2 suore “Carmelitane Minori della Carità”. Tra noi ci sono persone rimaste sole, ammalate o costrette a cercare una famiglia diversa da quella di origine. Nel 1998 il Vescovo Luciano ci ha voluto al piano terra dell’episcopio perché potessimo fare famiglia anche con lui ed i preseminaristi diocesani, oltre che essere punto di riferimento per quelli che passano a cercare aiuto, materiale e/o spirituale. Consideriamo parte della nostra famiglia anche chi viene in casa ad offrire gratuitamente il proprio servizio concreto, che per noi è indispensabile (perché qui non c’è personale stipendiato), e che può diventare, per chi lo offre, un’occasione di conversione.
Viviamo di Provvidenza, ci riuniamo più volte al giorno per ringraziare il Signore, cerchiamo di mettere in pratica il Comandamento dell’Amore, tra noi e con quelli più poveri di noi che suonano ogni giorno alla nostra porta. Senza però sentirci una “comunità ideale”!
Siamo affidati alle comunità parrocchiali dell’Unità Pastorale 1, in particolare a quella della Cattedrale, il cui parroco don Serafino Coppellotti è nostro Responsabile.
La prima Casa della Carità nacque nel 1941 a Fontanaluccia (Diocesi di Reggio Emilia) per intuizione del parroco don Mario Prandi (morto nel 1986). Il suo esempio è stato seguito da molti altri sacerdoti, che hanno aperto comunità simili in 8 Diocesi italiane ed anche in Missione (Madagascar, India e Brasile).