Nei giorni scorsi al vescovo mons. Adriano Cevolotto e al vicario generale mons. Luigi Chiesa è giunta una lettera anonima di un sedicente gruppo di 35 insegnanti di religione cattolica nella quale, a motivo di presunti comportamenti discriminatori nei confronti di docenti, venivano chieste le dimissioni del Direttore dell’Ufficio per l’insegnamento della religione cattolica.
Nella lettera si faceva riferimento a un incontro che sarebbe stato chiesto al Vescovo per spiegarne le motivazioni. Tale richiesta ad oggi non è ancora pervenuta ed è di fatto impossibile incontrare qualcuno di cui non si conosce l’identità.
Con sorpresa questo scritto, indirizzato anche ad altri soggetti, ha trovato ampio risalto nel quotidiano locale. Non si comprende perché sia stato dato spazio a una lettera anonima che risulta gravemente lesiva della reputazione del Direttore e dell’opera dell’Ufficio di cui è responsabile.
Rinnovando la fiducia e la stima nei confronti del professor Giovanni Marchioni e dei suoi collaboratori, peraltro confermata in molteplici attestazioni, il Vescovo ribadisce il fatto che nessuna lettera anonima merita di essere presa in considerazione e invita gli autori a chiedere effettivamente un incontro per presentare le ragioni delle loro accuse perché possano essere valutate e sia permesso all’interessato una difesa legittima.
La sofferenza provocata da questo episodio mostra quanto siano delicati il compito e la responsabilità dell’informare che chiede sempre la verifica della veridicità dei fatti e delle fonti.
Piacenza, 16 settembre 2021